Per gli Allievi Regionali del Castelnuovo ultimo sprint per la salvezza

Per gli Allievi Regionali del Castelnuovo ultimo sprint per la salvezza

Approfittiamo della sosta del campionato allievi regionali per tracciare un bilancio, parziale, della stagione con l’allenatore del Castelnuovo Daniele Compagnone. Stagione, fin qui, sicuramente positiva con la squadra che, dopo un girone di andata tribolato, ha cambiato marcia ed è risalita fino alla parte sinistra della classifica. Ad oggi il Castelnuovo sarebbe ampiamente salvo, con un margine rassicurante ma alla finestra ci sono ancora 4 turni …

La salvezza è ancora tutta da conquistare – mister Compagnone predica umiltà – e ci attendono 4 partite difficili contro avversari tutti avanti rispetto a noi in classifica. Dobbiamo cercare di sfruttare la sosta per ricaricarci e trarre energie positive per lo sprint finale. I problemi maggiori li ha sicuramente chi deve inseguire!”.

Tutto procede secondo piani? “Ci siamo allenati con costanza, i ragazzi sono sempre stati in un buon numero, non posso che essere soddisfatto”.

Parliamo della stagione in generale: dalla tua lunga esperienza in campionati regionali, ti aspettavi che la squadra potesse trovarsi in questa posizione oggi? “Quando si affronta un campionato regionale ci sono tanti punti interrogativi perché bisogna calarsi in una mentalità diversa dai campionati provinciali e, a livello di ritmo, aggressività e furbizia ti trovi di fronte a squadre che hanno maggiore esperienza. Dopo le prime partite ho acquisito maggiore fiducia, sapevo che avremmo pagato un avvio difficile, ma ero fiducioso in un miglioramento nel girone di ritorno. C’è stata una crescita costante del gruppo e nel girone di ritorno abbiamo vinto partite che prima avevamo perso per episodi. Mi aspettavo un buon campionato a differenza di quello che pensavano gli addetti ai lavori che ci vedevano come “agnelli sacrificali”.

Come vedi il livello del campionato? “Il livello è similare ai tornei che ho già affrontato, è un campionato diviso in due tronconi, con le prime 6 squadre sopra la media, noi ce la giochiamo con tutte, poi c’è un paio di squadre staccate in fondo alla classifica. Dopo un girone di andata difficoltoso con 11 punti, ci siamo rimessi in carreggiata con 20 punti in 11 gare, recuperando tante posizioni”.

Oltre alla squadra regionale, c’è anche la squadra che affronta il torneo provinciale … “Devo ringraziare la società che mi ha messo a disposizione 40 ragazzi circa tra regionali e provinciali, con tutti quanti che hanno giocato in entrambi i campionati. C’è stata grande collaborazione tra me e l’altro allenatore Raffaello Raffaelli perché ha permesso di trovare un equilibrio tra le due formazioni. Noi ci siamo potuti allenare sempre in numero superiore a 18 a seduta, anche con il supporto dei ragazzi 2003 (molto cresciuti) che stanno disputando, nonostante difficoltà, un buon girone di ritorno nel loro campionato. Ringrazio la società, a partire dai vertici, dal responsabile Gabriele Vanni al d.s. Franchi, nei momenti di difficoltà si sono resi molto disponibili per una gestione che andasse incontro alle esigenze della mia squadra”.

Come giudica il gruppo a sua disposizione, la società può farsi affidamento? “I ragazzi sono stati tutti assidui agli allenamenti, con assenze massime di 6/7 sedute a ragazzo. Abbiamo potuto preparare le partite come in una prima squadra, badando molto all’aspetto tecnico individuale per far si che i ragazzi siano pronti per un campionato juniores (quasi sicuramente regionale, facciamo gli scongiuri) e per fare il salto in prima squadra. Questo è un gruppo di ragazzi che non hai mai mollato nonostante varie problematiche, risultati difficili; chi ha giocato meno, con intelligenza ha capito la situazione grazie a una buona gestione da parte dello staff tecnico e dirigenziale. C’è una squadra che potrà dare un rosso contributo alla causa per un buon campionato juniores regionale, integrandosi con il 2001 che è un buon organico. Fondamentale è stato il contributo dei miei dirigenti, Alberto Friz, Alessandro Laurelli, Alessadro Farioli, e il preparatore dei portieri Tolaini”.

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